I benefici del riposino pomeridiano. Gli effetti sulla giornata.

Schiacciare un pisolino dopo pranzo aiuta a risollevare l’umore e a riattivare il cervello dopo una mattinata intensa. Vietato agli insonni.

Stiamo parlando della classica pennichella, quell’adorabile sensazione di sonnolenza che quando può essere soddisfatta – magari togliendosi solo le scarpe, consci di dove tornare nel breve alle mansioni quotidiane – regala benessere e ristoro. È una cosa da pigri? Nient’affatto: il riposino pomeridiano può rivelarsi un’autentica scossa per il resto della giornata, un’arma efficace per arrivare fino a sera con più energia e quindi più efficienti.
Ma quando è consigliato addormentarsi? Secondo il ritmo circadiano – l’orologio biologico teorizzato da Franz Halberg – il nostro corpo è suddiviso in cicli di 3 ore, durante i quali siamo predisposti a svolgere determinate azioni: il sonno profondo è posizionato tra la mezzanotte e le 6 del mattino, invece in un arco di tempo compreso tra le 12 e le 15 è consigliato il riposino.
Come in ogni cosa, l’importante è non esagerare. Il pisolino dovrà essere di una durata compresa tra i 30 e i 45 minuti, così da non entrare in un sonno profondo e risvegliarsi storditi, perdendo quindi tutti i benefici del caso.

7 motivi per dormire il pomeriggio

Si risolleva l’umore
Perché passare un’intera giornata con la luna storta? Basta appisolarsi dopo pranzo per non più di 30 minuti (protrarre il sonno vorrebbe dire risvegliarsi ancor più indisposti). Dormire nel pomeriggio ristabilisce la normale funzione neuroendocrina, che riguarda la secrezione di ormoni.

Aumenta la concentrazione e la memoria
Chi studia molto o svolge un lavoro che richiede molta ricerca e memorizzazione, ha l’obbligo di fare un sonnellino pomeridiano. Le nozioni apprese restano impresse nella mente e migliorano le capacità di concentrarsi e memorizzare durante le restanti ore della giornata.

Si riducono le malattie cardiovascolari
Dormire poco fa male al cuore, bisognerebbe almeno assicurarsi un riposo notturno di 7 ore continuative per dare una mano alla circolazione. Una breve siesta pomeridiana non fa che migliorare le condizioni cardiovascolari, diminuendo la concentrazione di ormoni dello stress nel sangue.

Si elimina la fame
Dormire poco non fa solo male al cuore, ma anche alla dieta. Poche ore di sonno corrispondono a una spinta insana verso un’alimentazione mal calibrata. Il riposino pomeridiano, ad esempio, ricaccia il desiderio di fame incontrollata che sovviene a metà pomeriggio. Meglio limitarsi e sbucciare solo una mela.

Si fortificano le difese immunitarie
I leuciti, ovvero i globuli bianchi che contrastano le infezioni, si abbassano drasticamente in assenza di regolare riposo. Un sonno costante durante le ore notturne e un piccolo break pomeridiano possono renderci più forti.

Aumenta la creatività
Chi ogni giorno ha a che fare con la creatività e la formulazione di idee, non può pensare di andare avanti come un treno dalla mattina alla sera e mantenere l’intuitività necessaria; c’è bisogno di una pausa. Basta mezz’ora di riposo pomeridiano per resettare il cervello e ripartire, così da eliminare l’accumulo prodotto in mattinata.

Migliorano le prestazioni fisiche
Secondo il ritmo circadiano è consigliato far attività fisica dopo le 15, perché aumentano i riflessi e la pressione sanguigna. L’organismo renderà al massimo se avrà goduto del giusto riposo (sia notturno che pomeridiano).

Controindicazioni

Vale la regola dei 30 minuti (al massimo 45) di riposo, come detto prima, ma vale anche la regola dei 30 minuti dopo il pasto. È sconsigliato infatti stendersi subito dopo aver pranzato, ciò potrebbe portare a conseguenze spiacevoli come cattiva digestione o flatulenza.
Altra controindicazione riguarda gli insonni: chi ha un problema di insonnia non dovrebbe appisolarsi durante il giorno, perché ciò accentuerebbe il disturbo notturno e non colmerebbe comunque il sonno perduto.

Guarda il video: Quanto è importante il sonnellino pomeridiano?