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Le principali cause della prostatite. Sintomi e cura.

Le principali cause della prostatite. Sintomi e cura.

Tutto parte da un’infezione batterica. Può durare anche più di tre mesi, ma basta tenerla sotto controllo.

Un uomo tra i 20 e i 40 anni sa benissimo di cosa si tratta; forse non riconoscerà il nome, ma sicuramente troverà familiari i sintomi.

La prostatite è un’infiammazione della prostata e spesso anche delle aree circostanti. La prostata è una ghiandola, ha le dimensioni di una castagna e la sua forma ricorda quella di un imbuto rovesciato. La sua funzione è principalmente legata alla produzione di liquido seminale, ma non solo: una delle particolarità anatomiche di questa ghiandola è l’essere attraversata nella zona centrale dall’uretra, ovvero il condotto che veicola l’urina dalla vescica fino all’espulsione, nonché lo sperma, naturalmente con un punto di partenza differente.

È chiaro quindi come minzione e prostata siano strettamente collegati. Negli uomini in età avanzata si parla molto di prostata, in quanto il suo ingrossamento fisiologico causa problemi di varia natura. Nella fascia d’età 20-40 invece il discorso cambia in quanto la causa delle disfunzioni è dovuta a un’infiammazione che può essere ricondotta a diversi fattori.

Le cause della prostatite

La medicina non è stata ancora in grado di stabilire la reale causa dell’insorgenza della prostatite, l’ipotesi più accreditata è quella di un’infezione batterica che colpisce o la zona interessata o il sangue.

Potrebbero contribuire a questa condizione anche disordini intestinali, alimentazione sbilanciata, abitudini minzionali e sessuali non conformi.

Le tipologie di prostatite

Prostatite batterica acuta
È la forma più violenta e si presenta con i seguenti sintomi:
– minzione frequente,
– urgenza della minzione,
– sangue nello sperma,
– febbre,
– brividi,
– sensazione di bruciore o dolore durante la minzione,
– dolore in zona genitale, inguine, addome inferiore o parte inferiore della schiena,
– nicturia, ovvero il bisogno frequente di urinare durante il sonno,
– nausea e vomito,
– ritenzione urinaria, ossia l’incapacità di svuotare completamente la vescica,
– difficoltà ad iniziare la minzione,
– getto urinario debole o interrotto,
– blocco urinario, ossia la totale incapacità di urinare.

Ha una durata di circa 4 settimane e richiede una cura tempestiva.

Prostatite batterica cronica
La cronicità è data dalla durata dei sintomi: dai tre mesi in su.
Durante questo lasso di tempo i sintomi sono lievi, o impercettibili, può anche accadere che svaniscano per poi ripresentarsi.
I più comuni sono:
– minzione frequente,
– urgenza della minzione,
– sensazione di bruciore o dolore durante la minzione,
– sangue nello sperma,
– dolore in zona genitale, inguine, addome inferiore o parte inferiore della schiena,
– nicturia,
– eiaculazione dolorosa,
– ritenzione urinaria,
– difficoltà ad iniziare la minzione,
– getto urinario debole o interrotto,
– blocco urinario,
– infezione del tratto urinario inferiore.
Sia in un caso e sia nell’altro, bisogna tener conto che la prostatite potrebbe essere il campanello d’allarme di un tumore alla prostata.
In particolar modo deve destare preoccupazione la presenza di questi sintomi:
– blocco urinario,
– sangue nelle urine,
– minzione dolorosa accompagnata da febbre e brividi,
– forte dolore addominale o nel tratto urinario.

Come curare la prostatite

Davanti a così tanti sintomi le diagnosi e le cure possono essere le più disparate. Il consiglio è quello di fare una visita specialistica e inquadrare al meglio la situazione, potrebbero venir fuori altre problematiche fino a quel momento ignorate.

Generalmente si agisce attraverso antibiotici: in caso di prostatite acuta servono a eliminare i disturbi, attenuandoli dolori e stati febbrili; in caso di prostatite cronica vengono somministrati sempre antibiotici, ma in quantità minori, questo per tener sotto controllo la situazione e non degenerare in condizioni più gravi.

 

Guarda il video: Quali sono le principali cause della prostatite?

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