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Otturazioni dentali. Quando servono e come sono fatte.

Otturazioni dentali. Quando servono e come sono fatte.

Il risultato finale è legato alla longevità e al colore dei materiali riempitivi. Se salta un’otturazione bisogna tornare subito dal dentista.

In generale, quando c’è un buco, c’è bisogno di qualcuno che metta una toppa. E se il buco è nel dente? Molto spesso è colpa di una carie (in altri casi denti rotti o scheggiati). Si è soliti dar la colpa alla mancata igiene orale, ma prima di questo bisogna analizzare la propria dieta e chiedersi quanti zuccheri si assumono durante il giorno.
Zuccheri sono solo i dolci? No, anche i carboidrati. Un grosso consumo di pane e pasta può essere una minaccia per i nostri denti.
Ma cosa scatena il processo di carie? Tutta colpa dei batteri. Una parte del cibo si deposita sui denti, da questi depositi nascono i batteri che fermentano e iniziano a produrre acidi: insieme alle particelle di cibo e alla saliva formano la placca dentale, una sorta di pellicola che ricopre i denti. Gli acidi della placca erodono gradualmente la parte più esterna del dente, lo smalto, provocando piccoli fori.
Basterebbe spazzare via la placca, ma come dicono nelle pubblicità “il semplice spazzolino non basta”, è bene infatti dotarsi di filo interdentale e collutorio, ma neanche questi sono in grado di fronteggiare un grosso accumulo di zuccheri. Ecco perché tutto parte dall’alimentazione.
La situazione si aggrava in età avanzata, quando subentra anche la poca salivazione, altra causa riconosciuta della carie.
Quando i piccoli fori provocati dalla placca diventano grandi e attaccano la polpa del dente, ecco che viene in soccorso l’otturazione.

Cosa è l’otturazione dentale

L’otturazione (o riempimento) è un trattamento odontoiatrico che ha l’obiettivo di restaurare la struttura e la morfologia dei denti lesionati da processi cariogeni o traumi. Questo intervento blocca il diffondersi della lesione, disinfetta la zona danneggiata e ricostruisce la forma originaria del dente lesionato.  Le otturazioni rendono il dente nuovamente adatto al delicato e continuo compito della masticazione.

Cosa si usa per riempire il dente?
– Oro
Durata garantita per oltre 20 anni, ma costo elevato e manutenzione periodica. Una soluzione indubbiamente risolutiva.

– Porcellana
Col colore dei denti ci siamo, è pressoché identico, ma anche qui i costi sono elevati (pari all’oro). Il suo grande vantaggio è di essere anti-macchia e resistente, e se si vuole andare proprio sul sicuro, c’è la possibilità di integrare delle componenti in metallo.

– Resina composita
Ottimo risultato estetico, colore molto vicino a quello del dente naturale. Resistenza minore rispetto ai due materiali sopracitati e nessuna possibilità di utilizzarlo per l’otturazione dei molari.

– Amalgama
È soluzione più economica, per questo richiede un compromesso. La durata è poco inferiore a quella della resina composita, ma a causa del suo colore giallastro, in questo caso a perdere è l’estetica, questa soluzione è infatti consigliata per i denti poco visibili.

Otturazione dentale, complicazioni

Ogni otturazione ha a monte una visita radiologica in cui si valuta se devitalizzare o ancor peggio estrarre il dente. Nei casi più gravi infatti, in cui il dente è danneggiato a livello della polpa, l’otturazione potrebbe non bastare.
La devitalizzazione consiste nello svuotamento della polpa e a questo segue appunto il riempimento tramite otturazione. Un’otturazione fatta su un dente da devitalizzare, e non devitalizzato, porterà sempre a un insuccesso, in quanto il processo carioso continuerà ad avanzare compromettendo l’otturazione stessa.
Cosa può succedere? Che l’otturazione salti prima del suo naturale deterioramento e che sia necessario un nuovo intervento. In questi casi non bisogna esitare e prenotare subito un appuntamento dal dentista.
Come accorgersi allora di una carie sotto un’otturazione? Si ripresenteranno tutti i dolori tipici come dolore o gonfiore, ma ancor prima sarà possibile ravvisare il problema notando uno strato scuro tra il dente e l’otturazione.
Il ritorno della carie potrebbe essere dovuto anche a un intervento fatto male, potrebbe accadere ad esempio che materiale di riempimento e dente non siano ben saldati tra loro e che ci siano spazi di infiltrazione in cui i batteri possono proliferare e creare una nuova carie.
Il consiglio quindi è quello di fare controlli periodici al fine di mantenere pulita la zona interessata e prolungare il più possibile il decorso dell’otturazione.

Guarda il video: Cosa sono le otturazioni?

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