In cosa consiste l’intervento di protesi all’anca e che cosa è la dismetria dell’anca? (Gratuito)



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Descrizione

In cosa consiste l’intervento di protesi all’anca e che cosa è la dismetria dell’anca?

Come la protesi al ginocchio la storia complessiva è la stessa ma c’è una variabile molto importante, cambia la sede.

Cioè è sempre una grande articolazione, quindi articolazione portante, è una situazione molto importante perché è quella che ha il rapporto più diretto col bacino che è il “capitello” del nostro organismo.

Sul bacino si poggia la colonna vertebrale, una struttura che ha una importanza enorme sia nel fare il movimento che nel dare movimento e dare armonia al movimento.

Il bacino è sottoposto a tantissime variabili, rotazione, attività dei muscoli flessori delle ginocchia, muscoli della schiena, allora noi andiamo a cambiare un articolazione all’anca e qui c’è un mondo sia nella preparazione nella riabilitazione dell’intervento.

L’intervento che dal punto di vista della complessità generica e forse un po’ più semplice dell’intervento di protesi di ginocchio perché l’anca è un’articolazione sferica, una palla che gira in una coppa, il ginocchio invece è più complesso nel modo di movimento: flessione, estensione, rotazione, movimenti in varo-valgo c’è all’interno all’esterno, però l’anca influisce nettamente sul bacino e quindi la complessità è questa c’è il chirurgo deve essere capace avendo a disposizione delle protesi diverse di montare la protesi più adatta la paziente.

La protesi d’anca che una protesi forse un po’ meno complessa, ha le sue complessità e da dei risultati molto buoni.

La dismetria invece è uno degli handicap delle protesi d’anca, potremmo accendere e attivare dirittura un canale di informazione per i pazienti perché la dismetria dell’anca fino a 2 cm e statisticamente ritenuta normale, cioè se il paziente ha un’anca più lunga di 2 cm si arrabbia, ma la letteratura dice che è normale.

La lunghezza dell’anca non è non è sempre, anzi raramente dovuta la lunghezza della protesi perché poi il chirurgo si trova a volte a compiere dei compromessi, quello per il bacino.

È dovuto agli atteggiamenti, per esempio se io camminando ho dei muscoli che si chiamano muscoli glutei che lavorano in un certo modo mi abbassano il bacino dalla parte dell’intervento, cosa molto comune nel post operatorio, si abbassi il bacino e la gambe si allunga. E qui la grande capacità della riabilitazione che i terapisti della riabilitazione, che sono veramente preparati in italia, di riuscire a ribilanciare il bacino.

La dismetria per piccole lunghezze è costante quindi non percettibile ma per differenze più importanti può essere presenti è legato sia a l’impianto della protesi, sia alle condizioni di utilizzo delle articolazioni dell’intero bacino quindi pensate alla complessità però anche qua c’è una storia, di solito lieto fine che porta poi paziente ad un miglioramento obiettivo e ha poter riprendere delle attività e prima aveva dovuto tralasciare.

in collaborazione con:

gvm gruppo villa maria


Durata

05:08