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Cosa è l’implantologia. Fasi e tecniche.

Cosa è l’implantologia. Fasi e tecniche.

La perdita dei denti è un problema risolvibile. Attraverso l’impianto di denti artificiali si può tornare ad avere una dentatura perfetta per sempre.

Perdere i denti è una vera rogna, le conseguenze toccano più aspetti: dalla capacità di masticazione e di pronuncia, all’estetica dentale e del viso. Le ripercussioni sull’estetica sono le più evidenti: si sorride di meno, portando una mano verso la bocca per coprire la dentatura compromessa; ci si guarda allo specchio e si constata il profondo affossamento del viso dovuto all’assottigliamento dell’osso della mandibola.
La cattiva masticazione porta anche i suoi guai: come le difficoltà digestive dovute all’errato trituramento del cibo. I problemi di pronuncia poi generano parole trascinate dal suono sibilante. In tutto ciò ci si rende conto che perdere i denti vuol dire perdere un po’ della propria identità, del proprio modo di apparire e comunicare.
Come uscirne? Qualche decennio fa la risposta sarebbe potuta essere: “la dentiera”. Oggi invece, grazie alle tecniche sempre più avanzate, l’implantologia ha preso nettamente il largo e vanta risultati eccellenti nel 90% degli interventi.

 

edentulia

Cosa sapere sull’implantologia

L’implantologia consiste nell’inserzione all’interno dell’osso di una radice artificiale in titanio, lì dove era prima presente un dente vero, sulla quale viene poi montata la protesi dentale.
L’intervento non è doloroso,  perché non viene toccato nessun nervo. Basta fare un’anestesia locale.
Non ci sono limiti d’età, in quanto l’invecchiamento non incide in nessun modo sull’esito dell’operazione.
In seguito all’intervento potrebbe comparire qualche rigonfiamento gengivale attorno al punto interessato, basta seguire una terapia di analgesici e antibiotici per mantenere tutto sotto controllo. Superato l’intervento non si avvertirà nessun elemento estraneo all’interno del cavo orale, sarà come riavere i denti perduti.

Le fasi dell’implantologia.

Analisi preliminare
Si parte dall’accurata raccolta di dati sul paziente: domande sul suo stato di salute e sulle terapie in corso. In seguito si effettua la visita del cavo orale, la radiografia, il calco in gesso e vengono scattate della fotografie.

Preparazione
Se il paziente risulta essere idoneo all’intervento, si procede all’impianto dentale. Il paziente dovrà seguire una terapia specifica nella settimana che anticipa l’intervento.
Nel caso in cui il paziente abbia poco osso, verrà ricostruito l’osso necessario al fine di rendere l’impianto comunque stabile e funzionale.

Carico ritardato e carico immediato
Ci sono due modi per eseguire un intervento di implantologia:

Carico ritardato
Vengono inseriti nell’osso gli impianti dentali in titanio; all’estremità dell’impianto dentale è applicata una vite di guarigione che affiora alla superficie della gengiva e chiude la parte cava dell’impianto. Segue un tempo di attesa variabile, che può andare dai 2 ai 3 mesi per permettere all’impianto dentale di osteointegrarsi.
Alla fine del periodo di osteointegrazione si rimuove la vite di guarigione e si avvita il pilastro sul quale si cementa dapprima la corona protesica provvisoria e poi quella definitiva.

Carico immediato
Consiste nell’inserimento contemporaneo degli impianti dentali e della corona protesica provvisoria, al fine di non avere problemi estetici di durante il periodo di guarigione (questa tecnica infatti viene utilizzata soprattutto nelle zone ad alta valenza estetica). Dopo 2-3 mesi viene applicata la protesi dentaria definitiva. Sugli impianti caricati con la protesi fissa provvisoria, per questi 2-3 mesi, non si può masticare. Questa limitazione temporanea serve a favorire l’osteointegrazione..

Guarda il video: Che cosa è l’implatologia?

dott marco rinaldi implantologia dentale

Guarda il video: Che cosa è un impianto e a cosa serve?

dott marco rinaldi implantologia dentale

 


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